Conservare le immagini tra passato e futuro
Immaginando quale potrebbe essere l’avvenire di unatecnica antica e sempre nuova, il compito di chi conserva e promuove i beni fotografici è particolarmente importante, in un percorso costante di crescita e conoscenza
Digitalizzazione
La scansione è stata effettuata in accordo con la
Normativa per l’acquisizione digitale delle immagini redatta dall’ICCD- Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Gli originali digitali ad alta risoluzione sono stati acquisiti in formato TIF nella loro interezza per conservare tutte le informazioni archivistiche.
Da queste immagini primarie sono state tratte le copie in formato JPG con ottimizzazione degli istogrammi.
I file immagine sono stati nominati con il numero di inventario a sei cifre del documento originale, chiave per il collegamento con le schede catalografiche.
Schedatura archivistica
La descrizione archivistica è stata realizzata secondo le norme e gli standard catalografici condivisi dalla comunità archivistica a livello nazionale e internazionale ed è stata gestita attraverso una versione personalizzata dell’applicazione open source Collective Access 1.78.
La scheda catalografica analizza i caratteri intrinseci ed estrinseci della documentazione fotografica, ed è stata elaborata secondo le peculiari necessità del contesto industriale in cui si inserisce il progetto stesso e da cui proviene il materiale.
Conservazione e condizionamento
I negativi fotografici su lastra di vetro e su pellicola e le stampe originali sono stati puliti dalla polvere e dalla parte più volatiledelle eventuali muffe con pennelli a setole morbide e microaspiratore.
E' stato quindi previsto l’inserimento in buste chiuse su due lati e posizionati in scatole di cartone, entrambe realizzate con materiali a ph neutro e certificate PAT a garanzia del migliore condizionamento.
Digitalizzazione
La scansione è stata effettuata in accordo con la
Normativa per l’acquisizione digitale delle immagini redatta dall’ICCD- Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Gli originali digitali ad alta risoluzione sono stati acquisiti in formato TIF nella loro interezza per conservare tutte le informazioni archivistiche.
Da queste immagini primarie sono state tratte le copie in formato JPG con ottimizzazione degli istogrammi.
I file immagine sono stati nominati con il numero di inventario a sei cifre del documento originale, chiave per il collegamento con le schede catalografiche.
Schedatura archivistica
La descrizione archivistica è stata realizzata secondo le norme e gli standard catalografici condivisi dalla comunità archivistica a livello nazionale e internazionale ed è stata gestita attraverso una versione personalizzata dell’applicazione open source Collective Access 1.78.
La scheda catalografica analizza i caratteri intrinseci ed estrinseci della documentazione fotografica, ed è stata elaborata secondo le peculiari necessità del contesto industriale in cui si inserisce il progetto stesso e da cui proviene il materiale.
Conservazione e condizionamento
I negativi fotografici su lastra di vetro e su pellicola e le stampe originali sono stati puliti dalla polvere e dalla parte più volatiledelle eventuali muffe con pennelli a setole morbide e microaspiratore.
E' stato quindi previsto l’inserimento in buste chiuse su due lati e posizionati in scatole di cartone, entrambe realizzate con materiali a ph neutro e certificate PAT a garanzia del migliore condizionamento.